Quattro ventenni di Cantù sono stati arrestati e portati in carcere al Bassone questa mattina, accusati di tentato omicidio per due violente aggressioni avvenute nel corso degli ultimi mesi. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Giuseppe Rose e condotte dai carabinieri della stazione di Cantù, hanno portato alla luce un quadro di episodi di violenza che ha scosso la città.
Il primo episodio risale alla notte del 21 dicembre, quando i quattro giovani hanno aggredito e accoltellato un cittadino tunisino in piazza Garibaldi. Successivamente, il 31 gennaio, tre dei quattro arrestati sono stati coinvolti in un nuovo scontro, questa volta con un giovane italiano, al quale hanno inflitto gravi ferite a coltellate per motivazioni apparentemente futili.
Le indagini si sono avvalte della raccolta di numerose testimonianze, del riconoscimento da parte delle vittime e dell’analisi delle immagini provenienti dalle telecamere di sorveglianza locali, nonché di materiale diffuso sul web. Secondo le autorità, i quattro giovani facevano parte di un gruppo criminale misto, comprendente sia cittadini italiani che immigrati di seconda generazione, già noti per comportamenti violenti. In passato, altri sei giovani erano stati arrestati per fatti analoghi, e a due di loro è stata contestata anche la violazione del Dacur, per essere stati presenti in zone a loro espressamente vietate.
Questi arresti rappresentano un ulteriore tassello nell’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare la violenza urbana a Cantù e nel garantire la sicurezza della comunità.